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IN MIGLIAIA ALLA KERMESSE

I Nomadi saranno a Sanremo con Grignani

Ieri l’annuncio, Premio Nomade al maresciallo ucciso e Tributo a Vecchioni
Il Teatro Tenda gremitoNOVELLARA. Ieri, nella giornata clou del Nomadincontro 2008 c'è stata come sempre a Novellara l'attesa e pacifica invasione del popolo nomade. Già alle 9,30 è cominciata la fila dei visitatori alla mostra di opere di Augusto Daolio in Rocca. Molti, da ogni parte d'Italia, si sono recati a rendere omaggio alla tomba di Augusto. Alle 10 è iniziata nel teatro della Rocca la proiezione dei cortometraggi partecipanti al 3º festival-concorso «Ma che film la vita», sul tema «I Colori». Dei sei cortometraggi selezionati, fra gli oltre venti inviati da tutta Italia, è stato premiato «As colors do», per la regia di Monica Petracci di Forlì. Al termine, sempre in teatro, si è tenuto un incontro-dibattito sul tema: «Dove va la solidarietà?».
Nel primo pomeriggio, il Teatro Tenda era già gremito di migliaia di fans. Poco dopo le 15,30 sul palco è salito Red Ronnie, che ha chiamato la giornalita Gabriella Simoni (premio Nomade dell'anno 2006) e Beppe Carletti. I quali hanno annunciato la decisione di dedicare il concerto e assegnare il premio Nomade del 2008 al maresciallo Giovanni Pezzulo, decisione salutata da un lungo applauso (sarà lo stesso Carletti a consegnare oggi il Premio alla vedova). Rosanna Fantuzzi, a nome dell'associazione «Augusto per la Vita», ha poi consegnato un assegno da 24mila euro alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo (Torino).
Poco dopo l'inizio del concerto, ha fatto irruzione sul palco Roberto Vecchioni, sulle note di «Samarcanda». Al professore è stato assegnato il XVI Tributo ad Augusto: una targa e un assegno da 1.000 euro, che Vecchioni ha girato all'associazione Amici del Mondo. E come sempre, ai Nomadincontro, non mancano le sorprese: ieri è stata la volta di Gianluca Grignani il quale ha annunciato che nella terza serata del Festival di Sanremo dedicata ai duetti si esibirà all'Ariston affiancato dai Nomadi. «E' per me un onore - ha detto Grignani - cantare con i Nomadi. Penso siano il più grande gruppo italiano e condivido appieno la loro filosofia». A Grignani è stata poi consegnata la targa «Uno di noi», un attestato di stima da parte dei Nomadi.
E poi il concerto: particolarmente toccante il finale, con «Io vagabondo» ancora una volta cantata in coro e dedicata al maresciallo Pezzulo, uno del popolo nomade.

Vittorio Ariosi

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