RASSEGNA STAMPA

«I nomadi di nuovo in marcia», dice Beppe Carletti.
'Corpo estraneo' ultimo album


Milano 26 ottobre 2004 - Quarantun'anni di carriera e non sentirli: i Nomadi sono così, e lo hanno dimostrato anche oggi, presentando il loro nuovo, arrabbiato, cd 'Corpo estraneo' in un liceo di Milano, l'artistico Boccioni, circondati da decine di ragazzi. Non per una 'trovata' di promozione, ma per chiudere un percorso già avviato mesi fa, quando il gruppo chiese ai liceali di lavorare alla copertina del loro nuovo album. Mentre stavano ancora preparando il nuovo album, il 27esimo di studio, il primo dopo i 40 anni di carriera, come preferiscono dire loro, i Nomadi hanno pensato di coinvolgere nel loro progetto anche dei ragazzi, e si sono rivolti al liceo artistico Boccioni, dove la proposta è stata accolta con entusiasmo.
Armati di testi e poco più, gli studenti si sono sbizzarriti nell'ideare la copertina del cd, e alla fine ha vinto il 17enne Antonio, che ha creato l'immagine che più corrispondeva allo spirito attuale del gruppo: un cruciverba, la cui soluzione (1 verticale, 'quello femminile e' particolarmente avvenente'; 2 verticale, 'persona non conosciuta') fornisce il titolo dell'album. ''Forse non era il progetto piu' bello, ma quello che ci somigliava di più perche' - ha spiegato il fondatore Beppe Carletti,vestito come un ragazzo, felpa griffata e jeans - i Nomadi stessi sono un cruciverba, ancora tutti da scoprire sebbene abbiamo appena festeggiato i nostri 40 anni di carriera''.
Di questa rabbia che esplode più nelle chitarre che nelle parole è pieno il disco, dalla titletrack (la canzone che da' il titolo all'album) 'Corpo estraneo' a 'Soldato', sino al brano di chiusura 'La voce dell'amore', in cui i Nomadi cantano ''una canzone è figlia di ciò che respiriamo/ sulle ferite il sale, ma guai se non lottiamo''.

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