Tratto da "gazzetta di reggio" 16-02-1998


In Cinquemila alla corte dei Nomadi

NOVELLARA - E' stato un raduno sopra le righe, e non sono mancate le sorprese. Sul palco, con i Nomadi, è salito addirittura Jovanotti che ne1 '93 aveva ricevuto il tributo ad Augusto e che nel dicemhre scorso si e recato con loro in Chiapas, in un ennesimo viaggio della solidarietà, per incontrare i campesinos di Marcos. In migliaia i fans hanno invaso Novellara per il Nomadincontro'98 e dal mattino è iniziato un flusso ininterrotto di moto auto pullman: molta gente era arrivata sabato, con tende e camper. Alle 11 è stato inaugurato il nuovo "Centro di aggregazione Augusto Daolio", che è anche la nuova sede del Nomadi Fans Club Nazionale. Si raggiunge facilmente, e occupa un ampio spazio piano terra della casa colonica dell'ex podere "Giuseppina" nella Riviera.
Il nuovo fans club nazionale si trova in campagna, con intorno i campi coltivati, un ampio parcheggio e a due passi la locanda e l'osteria. Il taglio del nastro è stato preceduto dai discorseti di Beppe, del proprietario dell'azienda, del sindaco Calzari e dagli applausi dei tanti presenti. La promessa di una nuova sede era stata fatta, per la metà di quest'anno, dal sindaco ai rappresentanti dei fans club l'anno scorso; promessa che è stata mantenuta con qualche mese di anticipo. Pre questo Gepi, un fan autorevole e barbuto di Valtrompio in provincia di Brescia, interpretando il pensiero di tutti, ha dichiarato che se il popolo nomade votasse a Novellara la rielezione di Calzari sarebbe sicura.
Wainer, che sarà l'animatore del Centro, ha promesso per ogni fine settimana chitarre, lambrusco, salame e musica. "E' incredibile - ha detto - come ci sia continuamente tanta gente che viene a Novellara anche da molto lontano, solo per portare un fiore, un saluto o un gingillo sulla tomba di Augusto; ora potranno anche incontrare tanti amici, in modo semplice e spontaneo".
I fans club di cantanti, rockstar e band non sono certo una rarità. Ma il fenomeno dei Nomadi Fans Club è davvero una cosa diversa, speciale, per diversi e evidenti motivi. Intanto il numero: attualmente sono 153 in attività più tre in fase di costruzione, con migliaia di iscritti, di ogni parte d'Italia: dal Friuli alla Calabria, dal Piemonte alla Sardegna, dall'Emilia alla Puglia. Altra diversità è la facilità con la quale i fans possono incontrare i loro beniamini.
Perché Beppe, Daniele, Cico e Danilo e ora anche Andrea e Massimo, non fanno i divi, non girano con le guardie del corpo, e si mescolano con i fans. Inoltre sono spesso a portata di mano in ogni parte d'Italia, perché è gente capace di fare 150 concerti all'anno: in estate sono arrivati anche a 25 concerti in un mese. Con cinquecentomila presenze, nelle grandi città ma anche e soprattutto nei paesi e nei paesini, sempre on the road e sempre in mezzo alla gente.
Altro aspetto singolare è quello che si potrebbe chiamare l'integrazione intergenerazionale. Il "popolo nomade" è quantomai composito: ci sono nugoli di teen agers ma anche signori con barba e capelli striati di bianco, branchi di ragazzotti con anelli infilati qua e là, anche coppie tranquille con figli al seguito, c'è il vigile di Foggia che ha scritto sulla paletta d'ordinanza "Sempre Nomadi", e il ragazzo toscano che va in giro con i ritratti di Ago sul petto e del Che sul cappello. Ma la cosa che rende veramente unico questo movimento nazionale è il comune impegno solidaristico.
I rappresentanti dei vari club si incontrano una volta all'anno a Novellara e discutono con Beppe e gli altri anche di concerti e organizzazione, ma soprattutto delle iniziative di solidarietà da intraprendere, tipo la raccolta do materiale didattico per Cuba o del vestiario per i terremotati. Tutti insieme sostengono l'associazione "Augusto per la vita" ma ogni club promuove anche iniziative autonome, tipo l'adozione a distanza di bambini del Terzo Mondi o l'adesione alle iniziative contro le mine antiuomo, o per la difesa dell'ambiente. È comunque scontato che non ci può essere un Nomadi Fans Club senza iniziative di solidarietà e impegno civile.
Il primo gruppo fu fondato nei lontani anni '60, direttamente da Augusto, Bila (il primo batterista della band) e Isotto (il primo tecnico), aveva sede a Novellara in piazza Mazzini; il secondo è sorto a Levico (Tr); poi con il prosieguo dell'avventura si sono moltiplicati, fino a raggiungere l'ampia diffusione attuale e la nuova sede sarà certamente un ulteriore stimolo per crescere ancora e per nuove iniziative.


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